sabato 25 dicembre 2010

BUON NATALE!

Perdonate la mia assenza dal blog...prometto che tornerò presto!

Nel frattempo vi auguro di passare uno splendido Natale ricco di affetto, emozioni, calore, magia, sorprese...
...insomma, il giorno più bello di tutti i giorni dell'anno!

venerdì 24 settembre 2010

DIVAGAZIONI

Questa settimana è davvero volata, ci sono stati alti e bassi ma l'energia non mi è mancata...saranno forse gli effetti della mia prima lezione di yoga?! Ok, è stata solo una lezione di prova...ma gli effetti li ho sentiti! Settimana prossima ho un'altra lezione, da un'altra parte, e poi sceglierò a quale corso iscrivermi...per ora ho assistito ad una serata di spiegazione che mi ha aperto un nuovo mondo, quindi ho grandi aspettative! ...e vi dirò di più, oggi mi aspetta anche un massaggio shiatsu...chissà se mi calpesteranno con i piedi, mi faranno ritorcere il busto, mi capovolgeranno gli organi...eh eh...non credo che sarà così, però sono proprio curiosa!
Inoltre, tanto per rimanere in tema, sono andata al cinema a vedere "mangia prega ama", dove la protagonista (Julia Roberts) si trova nel mezzo di un percorso "spirituale" e pratica meditazione...e le ambientazioni, i vestiti, l'atmosfera sono favolosi! In generale ho trovato il film un pò piatto, i personaggi presentati in modo superficiale e pieno di stereotipi (anche sull'Italia)!
A proposito di stereotipi, proprio l'altro giorno mi è capitato di vedere questo articolo su Yanko Tsvetkov, un artista bulgaro che vive a Londra, che ha ridisegnato la mappa dell'Europa in base ai pregiudizi che abbiamo nei confronti dei paesi vicini. Il progetto, nato come un gioco, si chiama proprio Mapping Stereotypes e sul suo sito potete trovare tutte le mappe. La trovo un'idea simpatica, nata con lo scopo di divertire e non di far nascere polemiche - anche se forse non tutti gradiranno!
Proprio qualche tempo fa, navigando qua e là, ho trovato una mappa del mondo vista dei Finnici (mi scuso con chi l'ha creata ma l'ho salvato sul pc e davvero non ricordo dove l'ho trovata!), e l'ho trovata un pò meno ironica...

sabato 18 settembre 2010

CARTOLINE D'ESTATE

!DLIN DON! "Ultima chiamata per signori Luca e Sara!"..."I signori Luca e Sara sono pregati di recarsi urgentemente all'imbarco!" ...chissà come sarebbe stata la nostra vacanza se non avessimo rinunciato a quel volo per Parigi...la nostra vacanza in Bretagna e Normandia è sfumata per via di vari disguidi che ci hanno stravolto i piani, siamo arrivati alle ferie arrancando, con la voglia di partire e lasciarci alle spalle tutte le cose che in questi mesi sono andate un pò storte....per cui abbiamo deciso di lasciarci trascinare un pò dagli eventi e le nostre mete si sono praticamente programmate da sole! :-)
Questo post arriva un pò in ritardo...quando ormai le vacanze sono lontanissime...ma non sono davvero riuscita a dedicare tempo al blog prima, e dato che ci tengo a segnalarvi alcuni posti, lo faccio ora!

Da bambini una vacanza il Liguria, magari con i nonni oppure in colonia, è un classico per i milanesi...io di queste vacanze ricordo ben poco: paletta, secchiello, rastrello, castelli di sabbia, giostrine...poi si cambiano mete, si guarda sempre più lontano e non ci si rende conto delle cose belle che sono vicino a noi!
Quest'anno, dopo tantisimi anni, ci sono tornata, sono stata nella riviera di ponente - quella vicino alla Francia, tanto per intenderci - e ho scoperto che non ci sono solo spiagge, stabilimenti balneari, porti, olive, focacce, olio, pesto e pesce...basta lasciarsi un pochino alle spalle il mare per scoprire la bellezza dell'entroterra: case di pietra, paesini arroccati sulle colline, antichi borghi, vecchi frantoi, colline piene di splenidi uliveti, cascine immerse nel verde, profumo di basilico sulle strade, orti pieni di ortaggi colorati e persone cordiali e generose pronte ad offrire qualcosa dal proprio orto (a dispetto dei detti popolari!).
Tre piccoli borghi hanno attirato la mia attenzione, uno forse lo conoscete per via delle sue leggende sulle streghe, gli altri invece si sono rivelati una inaspettata scoperta!

Iniziamo da Triora, considerato uno dei più belli borghi d'Italia, in realtà è molto conosciuto per le storie delle sue streghe (le bagiue) e per i processi di stregoneria che, tra il 1587 e il 1589, hanno portato alla morte di diverse fanciulle del paese accusate di essere le artefici delle continue pestilenze, piogge acide, uccisione di bestiame e addirittura di cannibalismo verso bambini in fasce. Di tutti questi avvenimenti si trovano numerosi libri e documenti nel museo regionale etnografico e della stregoneria, creato proprio dove sorgevano le carceri del paese.
Io invece mi sono lasciate stregare da questo negozietto... :-P


Questa invece è Valloria: il paese delle porte dipinte!

...e poi siamo finiti a Bussana Vecchia, dove ci siamo lasciati trasportare indietro nel tempo!
Nel 1887 questo piccolo paese è stato colpito da un terremoto ed è stato praticamente distrutto, tanto che gli abitanti si dovettero spostare nel fondo valle (a Bussana Nuova). Questo paese rimase disabitato per moltissimo tempo...fino agli anni '50, quando diversi artisti italiani e stranieri, attratti dalla particolarità del luogo, iniziarono a ristrutturare gli edifici meno danneggiati per creare i loro studi e le loro botteghe artigiane, creando un vero e proprio villaggio di artisti. L'atmosfera che si respira è davvero affascinante...si attraversano gli stretti vicoli del borgo dove sono ancora visibili i danni del terremoto e sembra quasi che le volte possano crollarti sulla testa da un momento all'altro...ma si respira arte pura!

Ed infine ho passato delle spledide giornate in Austria, precisamente qui: relax, sole, giri in bicicletta, lunghe camminate, ore passate in barca sul lago, torte spettacolari...ed una toccata e fuga a casa di Mozart :-)
tramonto - Techendorf

lunedì 26 luglio 2010

ODE AL POMODORO

Se qualche anno fa mi avessero proposto di partecipare ad una degustazione di pomodori di sicuro avrei risposto con un'espressione incredula e sbalordita "ma che senso ha...non sono tutti uguali?"
...ma di tempo ne è passato e questa volta quando Luca mi ha proposto di partecipare a questa iniziativa ho accettato subito con molta curiosità...sarà che la passione orticola della mia dolce metà sta contagiando anche me! ;-)
E così venerdi, dopo una dura giornata di lavoro, ci siamo lasciati alle spalle la pesante afa milanese ed un cielo minaccioso per catapultarci nel Canton Ticino, precisamente a San Pietro di Stabio, poco lontano da Chiasso.
L'iniziativa è partita dalla Fondazione ProSpecieRara, che dal 1982 si occupa di salvaguardare razze animali e piante agricole dall'estinzione. ProSpecieRara lavora direttamente con allevatori ed agricoltori proprio per difendere la biodiversità e renderla accessibile a tutti: raccolgono e scambiano semi, organizzano mercati, raccolgono e diffondono le conoscenze relative alle semenze e alle razze animali in via di estinzione ...potete trovare tutte le informazioni sul loro sito.

Un piccola cascina, un giardino su una collina, un piccolo orto con tanti ortaggi, coniglietti e oche che scorazzavano, una gruppetto di assaggiatori (tutti svizzeri che parlavano in tedesco fluente, a parte noi due!) e tre tavoli su cui spiccavano i protagonisti della serata: Principe Nero, Rosa di Berna, Beauté Blanche, Zapotec, Brandywine, Bijskij Zetij, Rosso di Basilea, Black Cherry, Green Grape, Purple Russian,Striped Roman, Abellus, Rosa, Orange à gros fruits, Black Plum...pomodori neri, verdi, bianchi, arancioni, rosa...piccoli e grandi...pomodori per tutti i gusti!

Dopo una breve introduzione sulla storia del pomodoro e la lettura di una poesia di Neruda, ci siamo muniti di una scheda "sensoriale" su cui annotare i nostri giudizi e, forchetta alla mano, abbiamo iniziato l'assaggio!
Per ogni varietà dovevamo dare un giudizio sulla consistenza, l'aspetto, il tenore zuccherino, il gusto e dare una valutazione generale.
Dopo i primi assaggi il gruppo si è sciolto un pò, abbiamo iniziato a conoscerci ed è stato davvero interessante vedere come lo stesso pomodoro potesse far nascere opinioni così diverse...dopotutto i gusti sono gusti! ;-)
E' stata un'esperienza davvero interessante, la consiglio a tutti...le organizzatrici non si aspettavano tanto successo ed è nata l'idea di proporre la prossima degustazione "al buio"...bendati! wow!
E alla fine è stato buffo notare come eravamo tutti schizzati di rosso sulle magliette :-)


La strada
si riempì di pomodori,
mezzogiorno,
estate,
la luce
si divide
in due
metà
di un pomodoro,
scorre
per le strade
il succo.
In dicembre
senza pausa
il pomodoro,
invade
le cucine,
entra per i pranzi,
si siede
riposato
nelle credenze,
tra i bicchieri,
le matequilleras
la saliere azzurre.
Emana
una luce propria,
maestà benigna.
Dobbiamo, purtroppo,
assassinarlo:
affonda
il coltello
nella sua polpa vivente,
è una rossa
viscera,
un sole
fresco,
profondo,
inesauribile,
riempie le insalate
del Cile,
si sposa allegramente
con la chiara cipolla,
e per festeggiare
si lascia
cadere
l'olio,
figlio
essenziale dell'ulivo,
sui suoi emisferi socchiusi,
si aggiunge
il pepe
la sua fragranza,
il sale il suo magnetismo:
sono le nozze
del giorno
il prezzemolo
issa
la bandiera,
le patate
bollono vigorosamente,
l'arrosto
colpisce
con il suo aroma
la porta,
è ora!
andiamo!
e sopra
il tavolo, nel mezzo
dell'estate,
il pomodoro,
astro della terra,
stella
ricorrente
e feconda,
ci mostra
le sue circonvoluzioni,
i suoi canali,
l'insigne pienezza
e l'abbondanza
senza ossa,
senza corazza,
senza squame né spine,
ci offre
il dono
del suo colore focoso
e la totalità della sua freschezza.
(Pablo Neruda)

domenica 6 giugno 2010

BARBA DI FRATE IN MARINATURA DI CAPPERI E OLIVE

Finalmente riesco a mettere una ricetta...in realtà questa l'avro fatta almeno un mese fa ma nel frattempo ho avuto un mucchio di cose da fare e me ne sono completamente dimenticata! ...va beh...meglio tardi che mai...anche perchè ho visto che sui banchi degli ortolani si trova ancora la barba di frate (forse qualcuno la conosce con il nome di agretti), quindi non sono poi così in ritardo! :-P
L'idea l'ho presa da Cucina Naturale del mese di Maggio e mi sembra un'ottima ricetta per gustare questo ortaggio!







Ingredienti *:
1 mazzetto di barba di frate
olive nere
limoni
capperi
prezzemolo
olio
sale

* Non indico le quantità dei singoli ingredienti perchè li ho aggiunti un po' secondo i miei gusti - ad esempio io ho abbondato con il limone, mentre la ricetta originale prevedeva solo un limone...quindi sceglieteli secondo i vostri gusti!

Pulite bene la barba di frate e scottatela in abbondante a acqua salata per qualche minuto, poi buttatela in una pentola con acqua ghiacciata e scolatela dopo 5 minuti. Trasferitela su un panno pulito e cercate di asciugarla il più possibile.
Nel frattempo preparate il condimento per la marinatura: mescolate la scorza di limone, il prezzemolo tritato, i capperi e le olive (io li ho tagliuzzati grossolanamente). Quindi aggiungete il succo di limone, un pò di olio e un pò di sale.
Mettete la barba di frate in un contenitore, conditela con la salsina che avete preparato e copritela.
Lasciatela marinare in frigorifero per almeno 3-4 ore, mescolandola di tanto in tanto.
Buon appetito!

giovedì 6 maggio 2010

DUKKA

...non so da voi...ma qui a Milano la primavera è arrivata, ci ha salutato ed ora sembra essere ancora lontana: fa freddo, continua a piovere, è sempre coperto e sembra che qualcuno abbia spento la luce in cielo!
Alzarsi la mattina infreddoliti, vedere il cielo scuro e carico di nubi, sentire in continuazione la pioggia battente sui lucernari e uscire sempre con l'ombrello in mano è davvero deprimente...sento il bisogno di lasciarmi scaldare dal tepore del sole primaverile, di sentire tessuti leggeri sulla pelle, di vedere la casa illuminata dal sole, di vedere i colori della primavera...ma ci vorrà ancora tempo...
Così ho deciso di portare un pò di calore in cucina, di lasciarmi inebriare dai profumi delle spezie e di ritagliare un angolo di oriente in casa!
Ho provato a preparare la Dukka, una miscela di spezie di orgini egiziane di cui avevo sentito parlare ma che non avevo mai provato....e ho preso spunto da qua, qua, qua, qua e anche qua.
In Egitto servono questa miscela sulla pita cosparsa di olio d'oliva, ma si usa anche come insaporitore su verdure, cereali...o dove piace a voi!







4 cucchiai di semi di sesamo
1 cucchiaio di semi di coriandolo
2 cucchiai di cumino in polvere
2 cucchiai di pistacchi *
1 cucchiaio di sale grosso
1 cucchiaio di pepe nero

* la ricetta originale prevede le nocciole, ma "qualcuno" è allergico...quindi ho scelto di sostituirli con i pistacchi, che sono indicati tra l'altro come alternativa.

Ho fatto tostare in un pentolino antiaderente il sesamo e il coriandolo. Io ho utilizzato una reticella spargifiamma in modo da distribuire bene il calore, smuovendo spesso il pentolino per evitare di bruciacchiarli. E per ultimo, ho tostato leggermente i pistacchi.
Una volta raffreddati, ho unito tutti gli ingredienti e li ho frullati grossolanamente...l'ideale sarebbe pestarli in un mortaio ma non ce l'ho!
Conservate la miscela in un barattolo di vetro e agitatelo prima di usarlo!

Nota: potete variare la quantità di spezie secondo i vostri gusti...oppure potete divertirvi ad aggiungerne di nuove e creare nuovi sapori!

Buon fine settimana a tutti!

mercoledì 28 aprile 2010

PENNE INTEGRALI IN SALSA DI CAROTE AROMATIZZATA AL TIMO

Ho preso questa ricetta direttamente da "Cucina Naturale"...è l'unica rivista di ricette che acquisto regolarmente da almeno un paio di anni. Mi è capitato di sfogliare molte riviste di cucina ma questa è quella in cui mi ritrovo di più...ci sono un sacco di ricette e di consigli interessanti! Non è una rivista di cucina vegetariana ma le ricette proposte sono per la maggior parte vegetariane e puntano soprattutto sugli alimenti di stagione, fornendo anche notizie utili di tipi nutrizionale.
Ultimamente mi sono accorta di avere la mensola piena di numeri vecchi, che magari ho sfogliato solo qualche volta ma senza mai cimentarmi concretamente in qualche preparazione...così mi sono prefissata di riprenderli in mano e provare almeno una ricetta alla settimana!
Ho sfogliato il numero di Aprile dello scorso anno, ho dato un'occhiata nel frigorifero, un'occhiata anche alla dispensa....e ho scelto la ricetta della settimana:

PENNE INTEGRALI IN SALSA DI CAROTE AROMATIZZATA AL TIMO





Ingredienti (per 4 bocche affamate):
350 gr circa di penne rigate integrali
450 gr di carote
1 lattina di pomodori pelati *
qualche rametto di timo fresco
1 cipolla *
olio e sale

* La ricetta originale prevedeva l'aglio al posto della cipolla...ma non ne avevo più in casa, così ho usato una cipolla saporita! Per quanto riguarda i pomodori, ho utilizzato una lattina di pomodorini pelati che ho trovato da NaturaSì.

Pulite e affettate finemente le carote a rondelle, quindi lessatele per una decina di minuti in abbondante acqua salata. Poi scolatele con una schiumarola senza buttare via l'acqua di cottura.
Nel frattempo tagliuzzate la cipolla e fatela rosolare in una padella con un pò di olio e di timo sfogliato, poi aggiungetevi le carote e lasciatele insaporire per una decina di minuti. Quindi unite i pomodori pelati (io non li ho passati - anche se la ricetta lo prevedeva - ma li ho schiacciati un pò e qualcuno l'ho tenuto intero). Salate a piacere e lasciate cuocere con il coperchio per una decina di minuti a fiamma vivace.
Nel frattempo cuocete la pasta nell'acqua in cui avevate lessato le carote e scolatela quando è ancora un pò al dente. Unite la pasta alla salsa e servite!

mercoledì 14 aprile 2010

CROSTINI CON PURE' DI FAVE E PERE

Ho sperimentato questa ricetta per la prima volta un anno fa...e ho rischiato di far finire Luca in ospedale per una forte crisi respiratoria! ...ebbene sì, abbiamo scoperto che è allergico e che un alimento apparentemente così innocuo può provocare seri problemi! Quindi fate attenzione!
Tuttavia c'è una nota positiva, infatti le fave contengono alti livelli di levodopa, cioè la stessa sostanza utilizzata per curare il morbo di Parkinson...in ogni caso potete trovare maggiori approfondimenti qui.



...passiamo ora alla ricetta del purè...

300 gr di fave
2 pere kaiser
2 scalogni
prezzemolo
olio
aceto balsamico
sale

Lessate le fave in acqua salata, scolatele e lasciatele intiepidire.
Frullatele ed unite un po' di prezzemolo e 4 cucchiai di olio.
In una padella, fate soffriggere gli scalogni ed unite le pere tagliate a piccoli dadini (senza sbucciarle). Lasciatele rosolare per 5 minuti circa. Aggiungete un cucchiaio di aceto balsamico ed incorporate il purè di fave. Salate a piacere.
Io l'ho servito su dei crostini di pane integrale abbinandolo a del pecorino dolce e piccante.

venerdì 12 marzo 2010

FA LA COSA GIUSTA

Oggi vi segnalo un'iniziativa da non perdere!
Se avete preso impegni per questo week-end, allora annullateli...e se non sapete cosa fare...allora fate la cosa giusta!

Trovate tutte le informazioni qui e qui.

mercoledì 10 marzo 2010

FARIFRITTATA DI BARBA DI BECCO E PAPAVERO

Altro che palline puzzolenti e polverose...l'altro giorno Luca mi ha fatto un regalo decisamente più originale: barba di becco e papavero - due piante erbacee mangerecce che non avevo mai sentito nominare e che mi ha fatto piacere scoprire!
La barba di becco (Tragopogon pratensis L.) è una pianta erbacea di origini molto antiche (sembra che sia raffiguarata persino in un affresco pompeiano). Il nome così buffo pare che derivi dalla somiglianza delle setole del suo frutto con la barba di un caprone("tragos "= caprone e "pogon" = barba), ma anche da una dizione longobarda ("bikk" = becco).
Le proprietà di questa pianta sono diuretiche, sudorifere, depurative e astringenti.
Le radici si raccolgono quando la pianta è a riposo (settembre/ottobre oppure marzo/aprile, prima che si formi il fiore) e, secondo la medicina popolare, possono essere utilizzate in decotto come calmante per la tosse o in generale come purificante delle vie respiratorie e per combattere i malanni di stagione.
Ma il maggior impego di questa pianta è un cucina, dove possono essere utlizzate sia le foglie che le radici.
La radice è pittosto grossa simile ad una carotina, piena di filini più o meno sottili e, a differenza di quanto mi aspettavo, il suo sapore non è affatto amaro ma è dolciastro - questo è dovuto al fatto che contiene l'inulina. A me ha ricordato molto il sapore degli asparagi, ma meno intenso, più delicato e più dolce...anche se alcuni lo associano al sapore delle noci o addirittura delle ostriche.
Si può cucinare in vari modi: lessata, alla griglia, in pastella, saltata in padella...oppure può anche essere tagliata a dischetti che possono essere fatti essicare e conservati in vasetti di vetro. In passato le radici essicate venivano addirittura macinate e ridotte in farina da utlizzare per prodotti da fornooppure venivano tostate in forno e utilizzate come surrogato del caffè. L'unico difetto è che è un pò difficile pulirle...ma basta armarsi di un pò di pazienza!
Le foglie, invece, possono essere utilizzate in insalate oppure cotte in minestre.
Il papavero invece non ha niente a che vedere con quello da oppio...anche se io non sarei affatto in grado di riconoscerlo! Si tratta delle foglie che crescono prima della comparsa degli steli dei fiori. Le foglie cresono a piccoli cespuglietti, hanno forma un pò tondeggiante e sono morbide anche al tatto...sembrano molto delicate proprio come i loro fiori!
Si possono mangiare in insalata oppure cottie aggiunti a minestre, frittate, frittelle...attenzione perchè a noi ha creato sonnolenza!!!
Vi consiglio di provarli se ne avrete l'occasione!

Noi abbiamo assaggiato le radici scottate e saltate in padella:
...mentre il papavero e le foglie lunghe della barba di becco sono finite in una farifrittata, cioè una frittata senza uova! (ho preso spunto da questo libro)

Ingredienti (circa 3 porzioni):
150 gr di farina di ceci
300 ml di acqua
sale
olio
foglie di papavero e foglie di barba di becco

Mescolate bene la farina di ceci con l'acqua aiutandovi con una frusta. Poi lasciate riposare il composto in frigorifero per almeno mezz'ora. Nel frattempo fate saltare in padella le verdure con un pochino di olio e salate a piacere. Nota - potete utilizzare qualsiasi tipo di verdura!
Prendete il composto di farina di ceci e montatelo un pò con una forchetta, in modo da incorporarvi un pò di aria, e versatelo nella padella fino a cottura. Buon appetito!