lunedì 20 luglio 2009

VAL DI SCALVE

Dopo una settimana di caldo torrido e afa, che peraltro si è conclusa con brutti temporali, abbiamo deciso di abbandonare Milano per un giorno e andare a prendere un pò di fresco e, finalmente, un pò sole...in Val di Scalve!...e non potevo non portarmi la macchina fotografica per esercitarmi un pò :-)
Ci troviamo nella bergamasca, al confine con la Valtellina, la Valcamonica e la Valseriana. Forse queste strade vi dicono qualcosa per via del passaggio del giro d'Italia.

Si oltrepassa Clusone e si va verso Castione della Presolana. Proseguendo il primo paese che incontrerete ai piedi della valle è Azzone, un piccolissimo paese sul torrente Dezzo che si trova nel territorio della riserva naturale del Parco del Giovetto, lo riconoscerete per via di una particolarissima casa costruita proprio su un costone di roccia...davvero impressionante!
Si prosegue poi verso Colere, un centro frequentato soprattutto da sciatori, per poi risalire a 1.297 mt verso il Passo della Presolana. Anche qui ci sono molte strutture turistiche e sportive (piste da sci, pista da bob estivo, passeggiate a cavallo, campi sportivi etc...) ed è il punto di partenza per varie escursioni.

Arrivati lì, ci ha incuriositi un cartello con la segnalazione del Salto degli Sposi...una terrazza aperta da dove si può ammirare tutta la valle e luogo di una particolare leggenda:

Proseguendo ancora si arriva a Schilpario, una località famosa per le sue miniere e le piste da sci, e Vilminore di Scalve, che si trova al centro della valle:

...terminato il giro, siamo tornati a Milano con gli occhi pieni della bellezza di quei panorami...e soprattutto belli abbronzati! :-)

lunedì 13 luglio 2009

ORTA SAN GIULIO

Ieri sono stata in un posto davvero bellissimo...innanzitutto un ringraziamento alla Mora Kenza che ce l'ha consigliato qualche tempo fa...
Allora...alzatevi, preparatevi (scarpe comode e non dimenticate la macchina fotografica, mi raccomando!), uscite di casa, accendete il motore, avviatevi verso l'Austrada dei Laghi e prendete l'uscita per il Lago d'Orta....fate un pò di stradine in mezzo a fiori, piante, colori...e il lago, lo vedete il lago?! Fermatevi appena vedete una strana costruzione, una specie di castello da "Le Mille e una notte"...state ammirando la bellissima Villa Crespi...andate avanti...no, non vi siete portati abbastanza soldi per potervi fermare lì, neanche per mangiare...meglio proseguire...potete parcheggiare subito e prendere un trenino o proseguire a piedi, oppure potete parcheggiare poco più avanti (tariffa: 1,50 €/ora oppure 8,00 €/giorno) e dimenticarvi della macchina per qualche ora...tanto ormai siete arrivati a destinazione: siete a Orta San Giulio!
Mai sentito? Si tratta di un borgo davvero caratteristico, è anche inserito nella lista dei i borghi più belli d'Italia, si affaccia sul Lago d'Orta e dalle sue sponde è possibile ammirare l'Isola di San Giulio, che è stata fonte di ispirazione per molti artisti.
Il borgo è interamente pedonale e si arriva al centro dopo aver percorso una scalinata e vari vicolini in porfido con suggestivi scorci sul lago.
Si passa per il Palazzo Comunale, con tanto di giardino-terrazza sul lago, e si arriva fino a Piazza Motta, la piazza principale, dove potete vedere il Broletto (1582) e la Salita della Motta, dove è posta la Chiesa di Santa Maria Assunta (1485).
Dalla piazza partono regolarmente le barche dirette all'isola - Costo: 2,50 € a/r con il servizio pubblico (parte a orari prestabiliti) - 4,00 € a/r con i motoscafi (partono ogni 10 minuti).
Arrivati sull'isola, trovate subito la Basilica di San Giulio e il Monastero. Infatti, l'isola è quasi interamente accupata da un convento di suore benedettine (Monastero Mater Ecclesiae), costruito nel 1844 sulle rovine del vecchio castello, che si dedicano a "lavori manuali ed all'ospitalità spirituale" e gestiscono la "Scuola di restauro di tessuti ed arazzi".
Percorrete quindi una sola via, che gira attorno all'isola, attorno alla quale sono arroccate delle case direttamente affacciate sul lago e costruite in pietra. E' un percorso suggestivo, scandito da tappe "mistiche" e dove il tempo sembra essersi fermato.
Siamo quindi tornati sulla terra ferma, per un giro nei i vicoli del borgo tra ristoranti, locali vari e gli immancabili negozietti di prodotti artigianali che, nonostante tutto, non stonano e si mescolano bene nell'atmosfera del borgo.
...l'Isola di San Giulio in letteratura...

“In mezzo alle montagne c'è il lago d'Orta. In mezzo al lago d'Orta, ma non proprio a metà, c'è l'isola di San Giulio”
Gianni Rodari - C 'era due volte il barone Lamberto (ovvero Il mistero dell'isola di San Giulio)

“L'isola di San Giulio sembra fatta tutta a mano, come un gioco di costruzioni. Metro per metro, secolo dopo secolo, dandosi il cambio, uomini ed altri uomini le hanno donato forma con il loro lavoro. Se si vede verde, la natura non c'entra: sono i giardini delle ville. Non si vedono rocce, ma pietre, mattoni, vetrate, colonne, tetti. L'insieme è compatto come i pezzi di un rompicapo. Di sera le differenze di colori scompaiono, i profili si fondono, l'isola sembra un monumento in un sol blocco di pietra nera a guardia dell'acqua cupa. Da qualche finestra invisibile parte un raggio di luce, come un cordone gettato per tenere legata l'isola alla terraferma”
Gianni Rodari - C 'era due volte il barone Lamberto (ovvero Il mistero dell'isola di San Giulio)

"Un delizioso piccolo lago ai piedi del Rosa, un'isola ben situata sull'acque calmissime, civettuola e semplice, (...).L' animo ristorato ( del viaggiatore) l'invita a rimanere là, perché un poetico e melodioso fascino l'attornia, con tutte le sue armonie e risveglia inconsuete idee...."
Honorè de Balzac
....e sulla strada del ritorno ci siamo imbattuti per caso in una stradina dispersa tra bosco e campagna...e siamo arrivati alla Piccola Fattoria dove una simpatica signora ci ha accompagnato nell'orto (in realtà era più una serra che un orto) e ci ha raccolto verdure biologiche direttamente dall'orto! ...peccato solo che arrivando da Milano non è troppo comodo tornarci per fare la spesa!

sabato 11 luglio 2009

CROSTATA LATTE E MENTA

Finalmente una ricetta...fresca come la menta, dolce come il latte e golosa come il cioccolato...
L'ho proposta un pò di tempo fa ed ha fatto un successone...anche la foto risale a quel tempo...ma provvederò a rifarne una con la macchina nuova!
Per la frolla ho utilizzato la ricetta di Tulip...è venuta semplicemente perfetta!!! Provare per credere! Potete sia lavorare gli ingredienti a mano, sia utilizzare il mixer...ma occhio a non fonderlo come ho fatto io! Le dosi sono per circa due crostate...una parte l'ho usata per questa crostata e quella che è rimasta l'ho messa nel freezer pronta per la prossima!!!

Pasta frolla (le dosi sono per circa 2 basi):
500 gr di farina
250 gr di burro morbido
140 gr di zucchero a velo
3 rossi d'uovo
1 uovo
buccia di un limone grattuggiata

Farcitura:
150 gr di cioccolato fondente
200 ml di latte
70 gr zucchero
250 gr di mascarpone
3 fogli di colla di pesce (o agar agar)
1 bicchiere colmo di sciroppo di menta

Per la pasta frolla...potete lavorare tutti gli ingredienti velocemente a mano...oppure potete mettere nel mixer, utilizzando la paletta adatta, lo zucchero, il burro, la buccia di limone, le uove e metà farina. Quando l'impasto inizia a prendere consistenza aggiungete la farina restante e mixate fino ad ottenere un composto solido e omogeneo. Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare in frigorifero un giorno prima di utilizzarlo.

Togliete il composto dal frigo un oretta prima di utilizzarlo (altrimenti è troppo solido e non riuscite a modellarlo) e stendetelo in una tortiera facendo ricadere i bordi un pò all'interno.
Coprite la pasta con un foglio di carta di alluminio e cospargetelo di legumi secchi (vi servirà per evitare che la base si alzi troppo e per far reggere i bordi...la sottoscritta ne sa qualcosa...:-P).
Fate cuocere la frolla in forno a 180-200° per circa 10-15 minuti. Togliete la carta ed i legumi e rimettete la frolla in forno per far dorare la base.

Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e nel frattempo fate rinvenire la colla di pesce mettendola a bagno in acqua fredda. Passate qualche foglia di menta nel cioccolato fuso e lasciatele solidificare. Con il cioccolato fuso rimasto, cospargete il fondo di pasta frolla e mettetelo in frigorifero.
Strizzate la colla di pesce e fatela sciogliere nel latte tiepido. Mescolate il mascarpone con il latte con la colla di pesce, lo zucchero e lo sciroppo di menta. Versate il composto sulla base di frolla e, se necessario, livellatelo con una spatolina (a me è venuto un composto abbastanza liquido quindi non è stato necessario).
Mettete nuovamente la crostata in frigo e lasciatela solidificare.
Mettete delle foglie di menta sulla torta prima di servire.